Laboratori di stampa creativa per bambini a Verona

Stampa Naturale

Scopriamo la tecnica dell’incisione calcografica e realizziamo, con rulli e inchiostri naturali, bellissime immagini dove le mani diventano foglie e le foglie diventano mani.

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Dettagli del Laboratorio

Un laboratorio di manualità, creatività e immaginazione

L’obiettivo di questo laboratorio è far riflettere i bambini su come non esista soluzione di continuità tra l’essere umano e la natura. Noi siamo natura, la natura è noi. Ispirandoci all’antica tecnica del frottage ripresa poi nel Novecento dal grande artista surrealista Max Ernst, creiamo composizioni immaginarie utilizzando semplici foglie, bacche e rametti. Utilizzeremo rulli, inchiostri da stampa all’acqua (no-toxic) e la tecnica del monotipo per dare vita a immagini suggestive che raccontano il nostro legame indissolubile con la natura: le mani sono foglie, le foglie sono mani.

Dopo un’introduzione dialogata sul frottage e sulle opere di Max Ernst e dopo aver riflettuto sulla sintonia sia formale che “del sentire” tra il nostro corpo e gli alberi, ci cimentiamo nella realizzazione di frottage con matite e pastelli colorati. Da un ambito più conosciuto (impugnare le matite) passiamo poi a esplorare lo sconosciuto (inchiostri e rulli da stampa) con realizzeremo alcuni monotipi utilizzando le foglie come “matrici”.

Il percorso metodologico si basa su questa curva di situazioni: sconosciuto-interessante (Max Ernst), conosciuto-divertente (frottage con matite colorate), sconosciuto-sfidante (frottage e composizioni con rulli e inchiostri da stampa), conosciuto-liberatorio (colorarsi il palmo della mano), sconosciuto-appagante: i risultati estetici che solo la tecnica della stampa a mano sa restituire.

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1. Il frottage surrelista alla Marx Ernst

Max Ernst ha riscoperto l’antica pratica del frottage, riportandola ufficialmente in auge nell’arte. Un giorno, accovacciato nel suo studio, ha distrattamente scoperto quanto avessero da raccontare le assi di legno del pavimento. Noi sperimentiamo questa tecnica utilizzando foglie, fiori e ramoscelli. Creiamo così una composizione figurativa o astratta… che immagini possiamo inventare?

2. La “pelle” dell’albero come strumento didattico

Sperimentiamo ora un nuovo metodo per realizzare composizioni, figure o paesaggi astratti: il monotipo calcografico. Per farlo, utilizziamo gli elementi dell’albero (foglie, radici, rami) come matrici su cui rullare inchiostri all’acqua. Grazie alla pressione del palmo della mano, otteniamo in modo immediato le nostre stampe.

3. La relazione tra impronta vegetale e impronta umana

La natura e l’arte hanno un forte legame da secoli, ma ancor più oggi nel panorama di sensibilizzazione, dialogo e rispetto per l’ambiente. L’esperienza laboratoriale pone l’attenzione sul dipingere attraverso l’uso di materiali anomali, non convenzionali, diversi dai classici colori da tubetto, come l’assemblaggio e la trasformazione di materiali naturali.
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